L'imbarco sulla nave

Prova

Ebbene sì, così il sogno si era svelato, con una parola: Prova.

Lascia andare tutte le remore Ayv e prova a partire. Avevano organizzato il viaggio da non molto, ma ancora la data non era stata fissata, fino a quando, ebbene sì!, si erano decisi.
6 giugno.

L'agitazione era molta, non saliva su di una nave da anni, sperava solo di non salire su quella sbagliata. Aveva passato buona parte dei giorni precedenti a fare i bagagli, aiutata da Prissy che le suggeriva abiti su abiti. "No Prissy, quello non mi servirà. No Prissy, quello è troppo pesante. No Prissy, quello è troppo elegante. No Prissy....ma sei sicura che vuoi venire anche tu? Ti lascio in licenza per un po' che ne dici?". La risposta della serva era stata "Vi seguo ovunque, mia Signora".
Ed ecco che Prissy e lei salirono sul ponte, quella mattina del 6 giugno.

Un simpatico giovane le aiutò a portare i bagagli, mentre Ayv si ditraeva a curiosare in giro.

"Alvin! Alviiiiin!!"
Ayvlys si voltò, un sopracciglio alzato a sottolineare che, forse, chiamarla in quel modo davanti alla servitù non era esattamente il massimo.
"Uh, scusa, non sapevo ci fosse anche lei.. Ciao Prissy! Alvin non ti lascia mai un secondo libero eh? Sti nobili.. nemmeno quando vanno in vacanza si rilassano!"
Il sopracciglio di Ayvlys non si era abbassato.. anzi aveva preso una posa ancor più innaturale.

Era una bellissima mattinata, l'estate alle porte, e Zucchero era di buonumore, una benedizione dopo il nero periodo che aveva passato. Si era catapultata al porto temendo di arrivare in ritardo come sempre, ma la vista di Ayvlys e prissy l'aveva rassicurata. Sarebbe stato il suo primo viaggio per mare, era emozionatissima e questo poteva tranquillamente farlo trasparire, la cosa che si sforzava di nascondere era che da sempre aveva una paura incredibile dell'acqua profonda, anche nelle giornate di pesca ad Orbetello non si era mai spinta troppo al largo, arrivava sempre e solo fin dove il suo sguardo poteva ancora ancorarsi alla riva.

Fingendosi spigliata, salutò Prissy e abbracciò l'amica in attesa di scoprire cosa quel viaggio avrebbe loro riservato.

"Alvin..?" chiese con la sua vocetta Prissy.
"Ehm..niente Prissy...Zucca! Oh ZUCCA! Ecco la nostra cara Zucca" la salutò Ayv calcando il tono sul nomignolo affibbiato a Zucchero.
La guardò comunque con affetto, era contenta di vederla di buonumore.

"Hai già scelto la cabina, Zucchero? Io penso prenderò...mm..questa qui Prissy tu cara dai pure una mano a Madamigella Candito, io mi arrangio, non preoccuparti. Ciao!" e si chiuse alle spalle la porticina della cabina.

Tanto cara quella Prissy, ma che appiccicosa! Sogghignò pensando alla povera Zucchero.

cavolo cavolo cavolo cavolo la naveeee... Diegooooo!!!!
Come al solito Korea era in assurdo ritardo... stavano slegando le cime della nave, la passerella era già stata alzata. Per fortuna non aveva portato con se praticamente nulla, era abbastanza agile da improvvisare un balzo dalla banchina fino al ponte della nave senza cadere in acqua.
Ma la miseria! quello se dice le dieci son le dieci precise
Vediamo un po' la mizar, la mizar, devessere qua... ecoo la mizar!
si, lo so... sono un abitudinario, che ci posso fare... penso fra se e se e si diresse verso le camere